Che cosa c’entra il Marketing con la Felicità

Se stai leggendo questo blog una domanda che sicuramente ti sarai fatto è questa: “Che cosa c’entra il marketing con la felicità? 

Una domanda più che legittima a cui cercherò di rispondere in questo articolo. Nello specifico scoprirai:

  • Cosa hanno in comune il marketing e la felicità
  • Perché può esserti utile se sei una piccola o media impresa o un professionista
  • Come il digitale sia un ottimo alleato del tuo marketing e del tuo business
  • Quali sono i principali benefici di fare Social Media Marketing
Pronti, attenti, via.

Apparentemente marketing e felicità sembrano avere poco o niente in comune. In realtà gli elementi in comune sono molti di più di quelli che pensi, e riguardano principalmente tre dimensioni:

  • Economica
  • Sociale
  • Psicologica

Vediamole nel dettaglio una per una.

DIMENSIONE ECONOMICA

Felicità e Economia
La felicità di un paese è misurata dalla crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) ovvero il valore aggregato, a prezzi di mercato, di tutti i beni e i servizi finali (cioè destinati al consumo) prodotti sul territorio di un Paese in un dato periodo di tempo (Wikipedia).
Una variabile che da sempre misura e mette al centro la crescita economica di un paese, non tenendo conto però del suo impatto sociale e ambientale.

Marketing e Economia
Il marketing è un ramo dell’economia che si occupa dello studio e descrizione di un mercato di riferimento, ed in generale dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utenti di un’impresa (Wikipedia).

Nel business assume un ruolo centrale in quanto stiamo parlando della funzione aziendale più vicina ai consumatori. Ma che cos’è esattamente il marketing? 

La definizione principale viene da Philip Kotler (1998), considerato “il padre del marketing moderno”, secondo il quale:

«Il marketing è il processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri creando, offrendo e scambiando prodotti e valore con altri.» 

In realtà, prima di Kotler, fu l’economista italiano Giancarlo Pallavicini (1959) ad anticipare il “concetto di marketing” definendolo come:

«L’arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto: “delivery of satisfaction at a price”.»

Negli anni, il marketing ha iniziato ad abbandonare la prospettiva transazionale, per concentrarsi maggiormente su quella relazionale.

L’AMA (American Marketing Association) ha ridefinito ulteriormente il concetto di marketing nel luglio 2013 così:

«Il Marketing è l’attività, insieme di istituzioni e processi per creare, comunicare, offrire e scambiare le offerte che hanno valore per i consumatori, clienti, partner, e la società in generale.»

DIMENSIONE PSICOLOGICA

Felicità e Psicologia
La felicità è il principale oggetto di studio della psicologia positiva, una prospettiva teorica ed applicativa della psicologia che si occupa dello studio del benessere personale, costrutto al centro della qualità della vita (Wikipedia)

Secondo Martin E. P. Seligman, psicologo statunitense riconosciuto come il padre della moderna psicologia positiva, la psicologia deve dedicarsi non solo agli aspetti patologici ma anche a quelli positivi dell’esistenza umana: emozioni piacevoli, potenzialità, virtù e abilità dell’individuo.

Dalla convergenza e dall’integrazione della psicologia positiva con altre scienze consolidate (come la neuroscienza, la biologia, la fisica quantistica e l’economia) negli ultimi anni è nata la Scienza della Felicità, secondo cui la felicità è una competenza e può essere allenata.

Marketing e Psicologia
Il marketing è psicologia applicata, influenza la mente, le paure, i desideri e le scelte di consumo delle persone. Lo dimostra la nascita di discipline come il neuromarketing che applica al marketing le scoperte delle neuroscienze con lo scopo di capire cosa accade nel cervello delle persone durante il loro processo decisionale.

DIMENSIONE SOCIALE

Felicità e Società
La felicità non dipende solo da noi stessi, ma anche dalle relazioni interpersonali e sociali: in famiglia, in amore, in amicizia, a lavoro e nella società nel suo complesso. La qualità della società e dell’ambiente in cui viviamo influenza il nostro benessere individuale e il nostro comportamento.

Marketing e Società
Il marketing influenza le singole scelte di consumo, e quindi anche quelle dell’intera collettività. Ogni minuto la nostra mente è bombardata da pubblicità sia nei media tradizionali (tv, radio, giornali, ecc…) che in quelli online (social media, banner, email, ecc..).

Tutte queste informazioni influenzano a livello più o meno conscio i nostri pensieri e le nostre abitudini di consumo contribuendo alla formazione di sistemi di credenze (spesso sbagliate) all’interno della società.

Questi i principali punti in comune tra marketing e felicità.

Viviamo in una società basata sulla cultura del consumo: siamo ricchi di beni materiali ma sempre più poveri di relazioni, benessere, tempo e ambiente naturale.

Questo modello di sviluppo non è più sostenibile né per noi né per il pianeta.

E’ necessario cambiare paradigma spostando il focus dalla quantità alla qualità e mettendo al centro di ogni nostra scelta il benessere delle persone e dell’ambiente. Un cambiamento culturale che, per essere davvero efficace, dovrebbe coinvolgere tutti:

  • Individui
  • Imprese
  • Istituzioni

Sono profondamente convinto che la felicità sia una questione di scelte. Anche le scelte di consumo hanno un grande impatto sulla qualità della propria vita, quella degli altri e del pianeta.

Facciamo un semplice esempio per capire meglio il concetto.

Se ho voglia di mangiare un hamburger, posso scegliere di andare in un fast food oppure in un ristorante della mia città.

Nel primo caso decido di dare i miei soldi ad una catena di una ricca multinazionale che magari usa carne da allevamento intensivo, prodotti industriali che non fanno bene alla mia salute e magari sottopaga anche i suoi dipendenti.

Nel secondo caso decido invece di dare i miei soldi ad un piccolo ristorante locale a conduzione familiare che magari acquista le materie prime a Km 0 da altri produttori locali.

Capisci bene che scegliere la seconda opzione rispetto alla prima ha tutto un altro impatto sulla qualità della nostra vita, dell’ambiente e della comunità.

La stessa cosa vale per qualsiasi altra scelta di consumo.

Quello che però in pochi hanno è la consapevolezza.

Ecco, chi fa business ha la possibilità e la responsabilità di creare questa consapevolezza e influenzare queste scelte attraverso la propria comunicazione e il proprio modo di fare marketing.

Molte aziende, fedeli alla cultura del consumo, pur di vendere di più e fare più profitto utilizzano pubblicità martellanti e tecniche di marketing ingannevoli per vendere prodotti di scarsa qualità. Questo purtroppo ha portato nel tempo ad una concezione estremamente negativa del marketing.

Il vero significato del marketing però, come abbiamo visto, è ben diverso. La parola che ricorre in tutte le definizioni di marketing è VALORE:
– Valore per i consumatori
– Valore per i clienti
– Valore per i partner
– Valore per i dipendenti
– Valore per i fornitori
– Valore per la società

La domanda che allora sorge spontanea è: “Come si genera valore?”

Il valore si genera comunicando contenuti utili e creando delle relazioni.

E qui entra in gioco il potere del digitale. Non è più sufficiente offrire un prodotto o un servizio di qualità. Le imprese, se vogliono essere competitive sul mercato, devono curare la propria presenza online e comunicare in maniera etica ed efficace.

In questo contesto uno degli strumenti più efficaci per creare relazioni e mantenerle nel tempo sono i Social Media. Il Social Media Marketing permette alle aziende di:

  • Creare consapevolezza nei consumatori
  • Comunicare vision, mission e valori
  • Raccontare la propria storia, i propri prodotti o servizi
  • Condividere contenuti di valore con la propria nicchia di mercato
  • Creare un Brand autorevole e autentico
  • Rafforzare la propria reputazione
  • Fidelizzare i clienti
  • Creare una relazione di fiducia
  • Veicolare offerte relative a prodotti o servizi.

La vendita è una diretta conseguenza di una buona relazione tra colui che produce e vende il prodotto e chi invece lo compra (il cliente).

Le relazioni stanno alla base di tutto. In famiglia, in amicizia, in amore e anche nel business. E non sono io a dirlo. Lo confermano numerosi studi scientifici.

Il segreto per una vita sana e felice è proprio avere buone relazioni (magari su questo ci faccio un articolo dedicato).

Spesso si dice che la felicità sta nelle piccole cose. Se ci pensi bene ogni imprenditore o professionista, con passione e competenza, risolve un problema o un esigenza del cliente contribuendo così (anche in minima parte) alla sua felicità.

E qual è il massimo risultato a cui ogni azienda dovrebbe aspirare se non avere dei clienti felici e soddisfatti?


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